THE DEFINITIVE GUIDE TO ASSISTENZA DETENUTI A REGGIO EMILIA ARRESTO

The Definitive Guide to Assistenza detenuti a Reggio Emilia arresto

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Del resto, anche i sostenitori dell’interpretazione qui disattesa riconoscono che sia configurabile il tentativo di rapina impropria nel caso in cui il soggetto agente abbia sottratto la cosa altrui e subito dopo abbia tentato un’azione violenta o anche minacciosa nei confronti della vittima del reato o di terzi for each assicurarsi il possesso del bene. Non si vede, pertanto, la ragione di negare la configurabilità del tentativo nel caso in cui rimanga incompiuta l’azione di sottrazione della cosa altrui.

E’ un esempio di rapina propria il ladro che minaccia con un’arma il malcapitato intimandole di consegnargli la borsa.

Questi, infatti, ha sì utilizzato il coltello per assicurarsi la fuga dal centro commerciale, ma solo dopo aver abbandonato la "tentata refurtiva" sugli scaffali dello stesso magazzino. 

In base alla stessa interpretazione letterale del combinato disposto delle due norme (art. 275 comma 2 bis cod.proc.pen. e 4 bis ord. pen.), il divieto di applicazione e mantenimento della custodia cautelare in carcere opera quindi for every la rapina aggravata ove sia intervenuta condanna inferiore a tre anni e quando non vi siano elementi tali da fare ritenere la sussistenza di collegamenti con la criminalità organizzata, terroristica o eversiva.

La norma intende tutelare il patrimonio e la sicurezza dell’individuo, pertanto la rapina è un reato di natura plurioffensiva.

La Consulta, esaminando la questione, ha ricordato che il legislatore ha previsto una specifica eccezione alla generale operatività del divieto di equivalenza o prevalenza delle attenuanti rispetto alle aggravanti in favore della circostanza della minore età, ma non for each il vizio parziale di mente.

In questa costruzione teorica, inoltre, non ha senso porsi il problema di una causazione volontaria del presupposto, essendo invece determinante ai fini del dolo che il soggetto se ne rappresenti l’esistenza.

Chiunque, for each procurare a sé o advert altri un ingiusto profitto, mediante violenza alla persona o minaccia, s'impossessa della cosa cell altrui, sottraendola a chi la detiene è punito con la reclusione da tre a dieci anni e con la multa da euro 516 a euro 2.065.

B. avverso l’ordinanza in data 5 settembre 2011 del Giudice per le indagini preliminari dello stesso Tribunale che aveva applicato al medesimo la misura cautelare della custodia in carcere.

Il reato di cui all’art 628 cp è un reato procedibile d’ufficio. Ciò vuol dire che non è indispensabile che la persona offesa presenti una querela per chiedere la punizione del presunto responsabile.

Ricorre la circostanza aggravante della violenza o minaccia commessa da più persone riunite di cui all’artwork. 628 terzo comma n. 1 terza ipotesi c.p. anche se la vittima non abbia avvertito la presenza delle più persone nel luogo website e al momento della commissione del fatto e non abbia quindi subito una maggiore intimidazione.

motivazione adottata, come rileva il Procuratore ricorrente, risulta affetta da evidente violazione di

A parere di chi scrive, appare assolutamente un’osservazione di pregio giuridico quella formulata nell’ordinanza del Tribunale di Torino che merita pieno accoglimento in ragione del fatto che, a tutt’oggi, vengono punite con la stessa pena la condotta di cui all’art. 628 c. 1 c.p. (violenza o minaccia finalizzata alla sottrazione della cosa mobile altrui per garantire a check here sé o ad altri profitto o impunità) e la condotta, sicuramente meno grave, di cui all’art.

Alla stessa pena soggiace chi adopera violenza o minaccia immediatamente dopo la sottrazione, per assicurare a sé o advertisement altri il possesso della cosa sottratta, o per procurare a sé o ad altri l'impunità.

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